INDICE

  1. Le origini
  2. Le rivoluzioni premoderne
  3. Il ‘900

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Le origini

Nelle pratiche mediche più antiche il sangue era sinonimo di vita e per questo essenziale alla sopravvivenza, tanto da essere considerato la causa dei mali diventando così oggetto di riti e purificazioni magiche. Per medicare il sangue “malato” si cominciò a praticare la raccolta e trasfusione del sangue. Il primo caso certificato risale al 1492, venne effettuato con il fine di salvare la vita di Papa Innocenzo VIII, tuttavia la pratica medica non diede esito positivo. A determinare l’inefficacia della trasfusione potrebbe essere la scelta del sangue utilizzato, derivante da un animale o un donatore umano, la qualità sanitaria e la modalità di esecuzione. Per queste mancanze ci vollero più di 400 anni per arrivare a risultati rilevanti.

Le rivoluzioni premoderne

La vera svolta avvenne all’inizio del 1800, in un clima di trasformazione sia tecnologica che medica, James Blundell, ostetrico inglese, fu in grado di effettuare la prima trasfusione di sangue umano a un paziente per il trattamento di un emorragia, dimostrando così che il sangue può essere trasfuso anche indirettamente tramite l’uso di una siringa. Questa enorme rivoluzione diede importanti risultati alla fine del 1800, permettendo di salvare innumerevoli vite.

Questo primo successo aprì la strada ad innumerevoli rivoluzioni nel campo sanitario. La scoperta più importante avvenne nel 1900 a cura del medico, biologo e fisiologo austriaco  Karl Landsteiner (1868- 1943) il quale classificò per la prima volta i gruppi sanguigni nel sistema AB0. In quel periodo storico le trasfusioni erano ritenute una pratica medica ancora sperimentale a causa dell’incertezza dei risultati, per questo la ricerca scientifica tentò di svelare i misteri celati nell’insuccesso dell’operazione. Landsteiner notò dalle sue ricerche che il problema si verificava negli agglomerati che di formavano nelle miscele di due tipi di sangue diversi, animale e umano, ma che la stessa complicazione si manifestò fra due individui umani. Grazie alla raccolta e campionatura delle razioni fra provette di sangue diverse, il medico constatò l’esistenza di diversi tipi di sangue. Alcuni di questi prevedono una compatibilità altri invece un rifiuto a causa della presenza di diverse molecole poste sulla superficie dei globuli rossi.

Operazione di trasfusione

il ‘900

Con l’arrivo del ‘900, l’intera area sanitarie progredì ad uno stato di efficienza impareggiabile. Le tecniche di trasfusione vennero perfezionate tra il 1914 e il 1918, durante la guerra la necessità trapeutica individuò in tale pratica medica un importante appoggio affiancandole l’uso del citrato di sodio, fondamentale per evitare la coagulazione del sangue. Lo stesso prodotto venne poi utilizzato per il trasporto del sangue e la sua conservazione, dando così inizio alle prime pratiche di donazione. Le prime Associazioni di donatori furono istituite in europa tra gli anni 20 e 30, tali enti si trasformarono poi nelle più famose fondazioni adibite alla trasfusione e donazione del sangue quale la FIODS (Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Donatori di Sangue). In Italia non possiamo non riconoscere L’Associazione Volontari Italiani del Sangue, conosciuta come AVIS. Fu fondata a Milano nel 1926 grazie all’iniziativa del medico Vittorio Formentano, il quale diede vita ad un ente costituito da oltre 1.300.000 donatori volontari che offrono sangue, plasma e piastrine in forma totalmente gratuita.

AVIS

Con il 1939 si assiste alla prima produzione e distribuzione commerciale di flaconi sterili per la buona conservazione del sangue per circa ventuno giorni.

La fine della Seconda Guerra Mondiale sancì l’inizio di un esponenziale progresso della terapia medica e dell’organizzazione delle infrastrutture trasfusionali. Assistemmo alla nascita delle prime Banche del Sangue e del primo Centro Trasfusionale in italia (fondato a Torino del 1948). Grazie alla ricerca e allo studio del sangue ad oggi possiamo dichiarare di avere importanti dati sulle caratteristiche immunoematologiche delle cellule del sangue e sulle malattie ad esso legate. Il sangue è la sostanza della vita e per questo la scienza ha impiegato tempo e lavoro per cercare di scoprire i misteri di questa viscosa sostanza, tanto semplice quanto fondamentale. 

Pratica trasfusionale attuale